Ecoreati, una bella notizia per il settore agroalimentare

Legambiente. “Bene approvazione in Commissione Ambiente del ddl per estensione al settore agroalimentare delle competenze della commissione parlamentare di inchiesta sugli ecoreati. Un passo importante per tutelare l’agroalimentare italiano, la salute dei cittadini e l’ambiente.”

“Ora la Camera approvi in tempi rapidi e in via definitiva il testo”

“L’approvazione arrivata oggi, in sede deliberante in Commissione Ambiente del Senato, del ddl per l’estensione al settore agroalimentare delle competenze della commissione parlamentare di inchiesta sugli ecoreati è una bella notizia. Come denunciamo da anni, con il nostro rapporto Ecomafia, purtroppo la filiera dell’agroalimentare risulta particolarmente colpita dalla criminalità ambientale, che la minaccia dal campo alla tavola. Anche nel 2020, le agromafie sono riuscite a penetrare in modo aggressivo in questo settore anche a causa della mancanza di riforme normative e procedurali sempre più urgenti, come il disegno di legge per inserire i delitti delle agromafie nel codice penale incomprensibilmente fermo in Parlamento. È fondamentale non abbassare la guardia contro gli ecocriminali, servono più controlli e norme più severe per difendere e proteggere davvero il Made in Italy. In questo contesto, il coinvolgimento della commissione parlamentare di inchiesta sugli ecoreati rappresenta un tassello importante per tutelare l’agroalimentare, la salute dei cittadini e l’ambiente. Il nostro auspicio è che il ddl, che ora passerà alla Camera, venga approvato in tempi brevi e in via definitiva per permettere a fine legislatura di iniziare un lavoro che deve proseguire anche nella prossima”, questo il commento del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.

Stando all’ultimo rapporto Ecomafia, anche nel 2020 la criminalità ambientale non ha risparmiato il settore dell’agroalimentare. In un anno caratterizzato dalla diminuzione dei controlli (-10,8%), che ha sicuramente inciso, vista la tipologia delle attività da svolgere sul campo, sulla riduzione dei reati e degli illeciti amministrativi (-37%), fa da contraltare il primo posto per numero di infrazioni accertate relativo alle importazioni di prodotti alimentari, ben 8.786, seguito da quello sui prodotti ittici in generale (6.844 reati commessi), che è anche quello dove è stato svolto il maggior numero di controlli, con oltre 106mila ispezioni. Nel corso del 2020, infine, sono stati 293 i reati di caporalato accertati, ossia 0,80 al giorno, sabato e domenica compresi, 254 le denunce penali e amministrative presentate e 43 gli arresti.